Da un po’di tempo a questa parte, sono tantissimi gli agricoltori, i professionisti ed i nuovi imprenditori (nonché semplici privati) che stanno dedicando tempo, soldi ed energie per poter coltivare canapa light. La richiesta di questo prodotto è in continuo aumento, giorno dopo giorno, così come il mercato che promettere ritorni economici in linea con aziende dello stesso settore.
La potenzialità benefiche di questo prodotto (confermate da numerosi studi di settore) ha infatti richiamato l’attenzione e la curiosità generale, sollevando una domanda altrettanto naturale: è quindi possibile coltivare canapa light in maniera legale? Magari anche sul proprio terrazzo o nel giardino di casa propria? La risposta è SI, ma è importante informarsi in maniera approfondita sulle regole per poter iniziare in maniera autonoma a coltivare canapa light.
Le regole per poter coltivare canapa light in maniera legale sono:
1. Scegliere soltanto semi con certificazione e conservare relativa fattura.
2. Coltivare solamente varietà di canapa light certificate a livello europeo.
3. Conservare i cartellini delle sementi acquistate per un minimo di dodici mesi e le fatture di acquisto.
4. Le sementi devono avere un contenuto di THC che non superi lo 0.2%.
5. Nel caso in cui la percentuale di THC presente nelle piante sia superiore dello 0.2% ma inferiore o uguale a 0.6% questo non comporterà alcun problema giuridico per l’agricoltore in possesso di certificazioni valide.
6. Se dovessero avvenire controlli eseguiti dalle forze dell’ordine , questi dovranno sempre avvenire in presenza del coltivatore.
7. Al momento è sconsigliata la coltivazione di varietà non certificate e non comprese nella lista introdotta dall’Unione Europea.
Ma coltivare canapa light non è solo utile a scopo ricreativo: i prodotti ottenuti dalla Cannabis Sativa vanno infatti dalla cosmesi all’alimentazione, dal settore energetico all’artigianato, nonché a quello autocurativo. Anche il MIPAAF (Ministero Interno delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) ha pubblicato sul proprio sito le disposizioni riguardo la coltivazione.
Ma serve autorizzazione per poter coltivare canapa light? La risposta breve è NO, ma andiamo nel dettaglio: la legge del 2 dicembre 2016 che è in vigore dal 14 gennaio 2017, cita “la coltivazione della canapa con un tasso di THC inferiore o pari al 0.2% è consentita senza necessità di autorizzazione. Come prevede il regolamento nel caso in cui la percentuale sia superiore allo 0.2% ma non superi lo 0.6%, l’agricoltore non avrà alcuna responsabilità”. Quindi solo nel caso in cui venga rilevato un THC superiore allo 0.6% l’autorità giudiziaria, che eventualmente eseguirà il controllo, potrà disporre il sequestro e la distruzione delle coltivazioni stesse.
Ed ora arriviamo finalmente alla domanda che tutti ci aspettiamo: è legale coltivare canapa light in casa propria? Bene, la risposta è naturalmente SI, proprio grazie alle disposizioni del MIPAAF che abbiamo precedentemente citato! Le norme emanate dal Ministero ribadiscono che coltivare canapa light (e la relativa detenzione) è assolutamente legale e che per intraprendere tali attività non servono autorizzazioni specifiche. La legge (in vigore già dal 2017) stabilisce che coltivare canapa light è legale purché le piante di canapa appartengano a varietà contemplate nel “Catalogo delle specie di piante” stilato dall’Unione Europea. Per i coltivatori professionisti ed i coltivatori amatoriali, quindi, nessun obbligo di autorizzazione, e nessun rischio di infrangere la legge italiana.
Coltivare Canapa Light
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Giu